Categoria: Guide

La prevenzione degli incidenti domestici

Gli incidenti domestici sono rilevanti per la sanità pubblica dei Paesi sviluppati perché causano disabilità, sofferenza e nei casi più gravi possono perfino essere mortali. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità gli incidenti domestici sono la prima causa di morte nei bambini. Le donne sono la categoria più a rischio perché più esposte all’ambiente domestico, ma sembra che nessuna fascia di età ne sia esente.
Con questa guida si vuole fornire ai cittadini una guida utile per comprendere le principali cause e capire come intervenire per la prevenzione dei principali incidenti domestici. In particolare si cercherà di rispondere ai seguenti quesiti:

1. Che cosa si intende per incidente domestico?
2. Quali sono le categorie più a rischio?
3. Quali sono gli incidenti più frequenti?
4. Quali sono le cause principali?
5. Come si possono prevenire gli incidenti domestici?

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La gestione del catetere venoso centrale

Il catetere venoso centrale (CVC) è un presidio sanitario grazie al quale è possibile accedere al sistema venoso. E’ utilizzato soprattutto per terapie a lungo termine ed è costituito da un tubicino di lunghezza variabile (circa 20 centimetri) con un diametro di alcuni millimetri che viene inserito in una vena centrale. Il catetere venoso centrale può essere mantenuto in sede per un lungo periodo, il soggetto cateterizzato può quindi ricevere la terapia o le sostanze nutritive direttamente in vena. Una volta che il catetere è stato inserito è possibile dimettere la persona dall’ospedale e proseguire la cura a casa. Occorre però controllare regolarmente il punto di inserimento e seguire le indicazioni fornite dagli operatori sanitari per evitare che insorgano complicanze. A tal fine si forniscono di seguito le principali indicazioni per aiutare i cittadini ad assistere una persona con catetere venoso centrale.

1. Perché una persona ha bisogno dell’inserimento di un catetere venoso centrale?
2. Come è la procedura per l’inserimento di un catetere venoso centrale?
3. Che cosa può accadere quando si ha un catetere venoso centrale?
4. Quali accorgimenti occorre seguire quando si ha un catetere venoso centrale?

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L’ipertensione arteriosa: le modifiche dei comportamenti

Nei paesi industrializzati e quindi anche in Italia l’ipertensione è una questione rilevante di salute pubblica. Molti casi di ipertensione sono legati ad abitudini di vita non corrette (dieta ricca di grassi, fumo, sedentarietà): la correzione di questi comportamenti errati può aiutare a prevenire l’ipertensione e a tenerla sotto controllo se è già comparsa.
Con questa Guida si vogliono fornire informazioni generali sulla pressione arteriosa e sulle modifiche dei comportamenti che è bene adottare.

1. Quando si è ipertesi?
2. Come si misura la pressione arteriosa?
3. Quali sono i comportamenti dietetici corretti per ridurre il rischio di ipertensione?
4. Quali sono i comportamenti non dietetici utili per tenere sotto controllo la pressione arteriosa?

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La gestione del catetere vescicale

Il catetere vescicale è un tubicino in lattice o silicone che viene introdotto in vescica attraverso l’uretra per favorire la fuoriuscita dell’urina all’esterno. Il catetere vescicale deve essere inserito solo in presenza di una precisa indicazione clinica e deve essere rimosso appena possibile. 
L’uso del catetere vescicale è associato a un aumento del rischio di infezioni delle vie urinarie. La formazione del personale sanitario e del soggetto sulla gestione corretta del catetere vescicale sono elementi fondamentali per ridurre il rischio di infezioni. 
La prevenzione delle infezioni è l’obiettivo di questa guida che cercherà di dare informazioni ai cittadini sui seguenti quesiti:

1. In quali casi si deve ricorrere al catetere vescicale?
2. Come è fatto il catetere vescicale?
3. Come viene inserito e gestito il catetere vescicale?
4. Quali sono i problemi più frequenti quando si ha un catetere vescicale?

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Gestione dell’ictus

L’ictus è una condizione grave che richiede il trasporto immediato in ospedale se infatti l’intervento dei sanitari non è repentino le conseguenze possono essere gravi: basti pensare che in Italia l’ictus è la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e i tumori e ogni anno ci sono circa 200.000 nuovi casi. E’ molto importante quindi che la persona e i familiari sappiano riconoscere i primi sintomi così da non esitare a chiamare i soccorsi. Con questa guida si vuole aiutare il cittadino a prendere consapevolezza dell’importanza dell’ictus e della sua conoscenza e in particolare si risponderà ai seguenti quesiti:

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Il dolore post operatorio

Tenere sotto controllo il dolore favorisce anche la guarigione della ferita e riduce il rischio di complicazioni. Con questa Guida si vogliono fornire gli strumenti per aiutare a valutare il dolore e spiegare quali possono essere gli interventi, farmacologici e non, per ridurlo. In particolare si cerca di rispondere alle seguenti domande:

1. Come ci si può preparare all’intervento per avere meno dolore dopo?
2. Come si valuta il dolore post operatorio?
3. Quali sono gli interventi farmacologici per ridurre il dolore post operatorio?
4. Quali sono gli interventi non farmacologici?

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Ingestione di sostanze caustiche

L’ingestione accidentale (cioè involontaria) da sostanze caustiche è una situazione clinica grave che spesso riguarda i bambini, soprattutto quelli di età compresa tra uno e cinque anni, i quali ignorano i pericoli e spinti dalla curiosità possono essere indotti a ingerire qualunque tipo di liquido, specie se in qualche modo attraente.
L’ingestione di detergenti e disinfettanti, prodotti domestici presenti in ogni casa, può avere conseguenze gravi per la salute perché questi liquidi contengono agenti caustici (cioè sostanze che possono corrodere, bruciare, i tessuti del corpo umano). Con questa Guida si vogliono fornire le indicazioni principali sulla prevenzione e gestione di una ingestione di sostanza caustica. In particolare si vuole rispondere ai seguenti quesiti:

1. Quali sono le sostanze caustiche?
2. Quali sono le conseguenze di una ingestione di caustici?
3. Che cosa bisogna fare in caso di ingestione?
4. Come si possono prevenire le ingestioni di sostanze caustiche?

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Misure igieniche per la prevenzione delle infezioni


1. Qual è l’equilibrio naturale tra pelle e germi?
2. Quando la pelle viene aggredita da germi in grado di causare infezioni?
3. Quale ruolo hanno le mani come veicolo di infezioni?
4. Come si può ottenere una adeguata igiene delle mani?
5. Quali prodotti vanno usati?
6. Come vanno usati correttamente i guanti?
7. Quali altre misure vanno adottate per prevenire le infezioni correlate all’assistenza? 

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L’allattamento

Il latte materno è il miglior nutrimento per tutti i neonati. L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda l’allattamento esclusivo per i primi 6 mesi di vita e di proseguire l’allattamento, integrato con alimenti adeguati, appropriati e sicuri, fino ai 2 anni di età ed oltre, come desiderato da mamma e bambino. 
Ecco a vostra disposizione una piccola guida per rispondere ai principali quesiti della madre che vuole allattare. Ogni domanda è un link, cliccandoci avrete le risposte ai vostri dubbi e le conferme o smentite delle vostre certezze.

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Nausea e vomito da chemioterapia

La nausea e il vomito sono tra gli effetti collaterali più temuti dai soggetti che devono sottoporsi a una chemioterapia per un tumore perché hanno un grande impatto sulla qualità di vita. La nausea e il vomito possono anche influenzare l’andamento della terapia perché se non sono controllati in modo adeguato possono spingere il soggetto a interrompere la terapia e a non fare i cicli successivi che invece sono fondamentali. Inoltre nausea e vomito possono causare anoressia e disidratazione con un conseguente calo delle riserve nutritive e dei sali minerali. Da qui l’importanza della prevenzione e di un trattamento antiemetico adeguato. Con questa guida si vuole aiutare i soggetti in terapia a conoscere le strategie per prevenire i sintomi anticipatori di nausea e vomito e avere le principali indicazioni sulle terapie possibili per ridurre nausea e vomito.
Si ricorda tuttavia che in caso di nausea e vomito è sempre necessario contattare il medico e spiegare come si manifestano i sintomi.
In particolare questa Guida vuole rispondere ai seguenti quesiti:

1. Quando possono comparire nausea e vomito da chemioterapia?
2. Quali fattori possono favorire la comparsa di nausea e vomito da chemioterapia?
3. Ci sono farmaci utili per il controllo di nausea e vomito da chemioterapia?
4. Quali cibi conviene assumere per prevenire la nausea e il vomito da chemioterapia?
 

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