Asma nel bambino

In Italia si stima che un bambino su 10 soffra di asma e che circa il 30% dei bambini in età prescolare abbia talora un respiro sibilante. Con questa guida si vogliono fornire ai genitori indicazioni su che cosa occorre fare quando il proprio bambino ha un attacco acuto e quali accortezze occorre avere nella quotidianità. In particolare si cercherà di rispondere ai seguenti quesiti:

1. Che cos’è l’asma?
2. Quali sono i sintomi che possono far sospettare l’asma?
3. Quali sono le cause dell’asma?
4. Quali farmaci vanno somministrati per l’asma nel bambino?
5. Come ci si deve comportare in caso di crisi d’asma?
 

Che cos’è l’asma?

L’asma bronchiale è una malattia dei polmoni, e in particolare dei bronchi, che provoca difficoltà a respirare. I bronchi del bambino asmatico sono più infiammati e più irritabili, a contatto con alcuni stimoli possono quindi reagire in modo eccessivo, restringendosi. Durante l’attacco asmatico i muscoli dei bronchi si contraggono, la parete bronchiale si infiamma, diventa più spessa e si accumula muco; questo impedisce all’aria di passare o la fa passare con maggior difficoltà, per cui si avvertono difficoltà di respiro, mancanza d’aria e senso di pesantezza al petto.

E’ VERO CHE L’ASMA CON UNA TERAPIA ADEGUATA PUÒ ESSERE TENUTA SOTTO CONTROLLO?

VERO. Se si assumono i farmaci in modo corretto, è possibile tenere sotto controllo l’asma prevenendo così lo sviluppo di sintomi di giorno e di notte e consentendo una vita del tutto normale. E’ importante quindi informare anche i bambini che soffrono di asma spiegando loro che possono suonare strumenti musicali a fiato, possono correre e possono praticare sport anche a livello agonistico. In alcuni casi il medico potrà però raccomandare di assumere un farmaco broncodilatatore prima di cominciare l’attività fisica.
Genitori e bambini devono collaborare con il medico e impegnarsi ad assumere regolarmente la terapia cosiddetta di fondo (vedi quesito Quali farmaci vanno somministrati per l’asma nel bambino?).

Quali sono i sintomi che possono far sospettare l’asma?

La diagnosi di asma può essere effettuata solo dal medico dopo una visita accurata, tuttavia il genitore può sospettare la presenza di asma e quindi chiedere un parere al pediatra in caso di:
– respiro sibilante o fischiante;
– tosse che peggiora di notte;
– difficoltà di respiro;
– senso di costrizione toracica.
Questi disturbi possono durare alcuni giorni, e poi scomparire spontaneamente. Un singolo episodio che si risolve e non ricompare non viene in genere definito come asma. Ma richiede comunque una visita dal medico. Quando questi episodi lasciano lievi disturbi respiratori anche una volta superato il fatto acuto o si ripetono nel corso dell’anno allora è più probabile che si tratti di asma.

E’ VERO CHE I SINTOMI DELL’ASMA VANNO E VENGONO?

VERO. I sintomi dell’asma non sono costanti ma vanno e vengono. Si possono avere periodi anche lunghi senza sintomi e altri in cui i sintomi ricompaiono, spesso senza un apparente motivo. Alcuni bambini hanno i sintomi dell’asma dopo un raffreddore, altri dopo aver fatto un esercizio fisico intenso, altri a contatto con allergeni, altri ancora hanno difficoltà a respirare tutti i giorni e così via. Se l’asma è dovuta ad allergeni stagionali (per esempio i pollini) allora i disturbi si avranno solo in alcuni mesi dell’anno. In genere l’asma peggiora di notte e nelle prime ore del mattino.

E’ VERO CHE TUTTI I BAMBINI CON RESPIRO SIBILANTE HANNO L’ASMA?

FALSO. Il respiro sibilante e la tosse sono comuni nei bambini sotto i tre anni, ma non sono necessariamente segno di asma: più piccolo è il bambino e maggiore è la possibilità di una diagnosi alternativa che spieghi il respiro sibilante. La presenza di un respiro sibilante dopo i 5 anni è invece più probabilmente collegata a uno stato di asma negli anni seguenti.

E’ VERO CHE SE UN GENITORE È ASMATICO È PROBABILE CHE ANCHE IL FIGLIO LO SIA?

VERO. Avere in famiglia un genitore asmatico aumenta il rischio per il bambino di sviluppare a sua volta l’asma. Oltre a questo sono fattori di rischio:
– essere allergico a uno o più alimenti;
– soffrire di dermatite atopica.
Se non è presente nessuno dei fattori di rischio, la probabilità che il bambino sia asmatico all’età di 6 anni è inferiore al 5%.

E’ VERO CHE È IMPORTANTE SEMPRE SEGNALARE AL MEDICO SE IL BAMBINO HA AVUTO DIFFICOLTÀ A RESPIRARE?

VERO. Segnalare tempestivamente episodi di difficoltà respiratoria del bambino è importante per fare una diagnosi tempestiva dell’asma e prevenire crisi più gravi.

Quali sono le cause dell’asma?

Le cause dell’asma non sono ancora completamente note. Come detto, il fattore di rischio più comune è l’associazione di una predisposizione genetica (familiarità) e l’esposizione a sostanze irritanti e ad allergeni. La maggior parte dei bambini asmatici sono sensibilizzati ai comuni allergeni inalanti come:
– l’acaro della polvere;
– il pelo di gatto e di cane;
– il polline di alcune piante.
Quanto più grave è l’asma tanto maggiore è la probabilità che il bambino sia sensibile a uno di questi allergeni.

E’ VERO CHE I GENITORI DI UN BAMBINO ASMATICO DOVREBBERO EVITARE DI FUMARE VICINO AL FIGLIO?

VERO. Asma o non asma non bisogna mai fumare in presenza dei bambini. Il fumo passivo irrita le mucose e ne favorisce l’infiammazione, aprendo quindi la strada a una reazione asmatica; nel bambino non asmatico può predisporre comunque all’infiammazione e quindi a distanza di tempo può portare alla comparsa di asma. Numerosi studi confermano che tanto più precoce e duratura è l’esposizione al fumo di tabacco di un bambino e tanto maggiore è il rischio che abbia poi l’asma.

E’ VERO CHE IN CASO DI ALLERGIA ALL’ACARO DELLA POLVERE SI POSSONO METTERE IN ATTO ALCUNE STRATEGIE PER RIDURRE IL CONTATTO CON L’ALLERGENE?

VERO. In caso di allergia all’acaro della polvere si raccomanda di:
– mantenere un livello di umidità al di sotto del cinquanta per cento;
– utilizzare copriletto e copricuscino anti-acaro oppure utilizzare un rivestimento di plastica per materasso e cuscino;
– lavare la biancheria del letto ad alte temperature perché l’allergene si denatura a temperature molto alte (>55°) e molto basse (-30°);
– rimuovere, ove possibile, la moquette.
Sembra invece che l’uso di filtri per l’aria non sia efficace.

E’ VERO CHE I DEODORANTI PER AMBIENTI POSSONO FAVORIRE LA CRISI DI ASMA?

VERO. E’ preferibile evitare sia i deodoranti per ambienti sia i detergenti con odore molto intenso per evitare crisi di asma. I detergenti chimici possono essere sostituiti da prodotti più naturali come per esempio l’aceto.

E’ VERO CHE ANCHE ALCUNI ALIMENTI POSSONO SCATENARE UNA CRISI D’ASMA?

VERO. I bambini allergici al latte vaccino, all’uovo e alla frutta secca possono manifestare crisi d’asma. Inoltre esiste una reattività crociata tra alcuni pollini e alcuni frutti per cui chi è allergico alle graminacee potrebbe avere reazioni allergiche anche mangiando: pesche, kiwi, anguria e melone, mentre chi è allergico al polline delle betulle può avere problemi con mele e pere.

Quali farmaci vengono usati per l’asma nel bambino?

La terapia per l’asma viene somministrata principalmente per via inalatoria (cioè attraverso le vie respiratorie) e consiste in:
– farmaci di fondo che devono essere assunti regolarmente e servono a tenere sotto controllo i sintomi. In genere si somministrano i corticosteroidi per via inalatoria;
– farmaci al bisogno (o di emergenza) da assumere in caso di attacco acuto e che servono per risolvere rapidamente la crisi di asma.
E’ importante sapere che l’obiettivo del trattamento dell’asma è il controllo dell’infiammazione e la scomparsa dei sintomi favorendo il rilassamento dei muscoli respiratori e riducendo la costrizione bronchiale. Se il bambino ha episodi acuti frequenti vuol dire che la terapia non riesce a tenere sotto controllo i sintomi e occorre quindi rivolgersi nuovamente al medico per modificare la cura.

E’ VERO CHE LA TERAPIA CON CORTICOSTEROIDI VA INTERROTTA QUANDO SCOMPAIONO I SINTOMI?

FALSO. La terapia con corticosteroidi va presa regolarmente anche quando i sintomi non sono presenti. In ogni caso prima di modificare la posologia (cioè la dose prescritta dal medico) occorre sempre chiedere consiglio al medico tenendo presente che una interruzione repentina del farmaco potrebbe causare un peggioramento dei sintomi.

E’ VERO CHE È PREFERIBILE ASSUMERE I FARMACI IN CASO DI CRISI ACUTA PER BOCCA E NON PER VIA INALATORIA?

FALSO. La via inalatoria rispetto alla somministrazione orale determina una broncodilatazione più rapida (cioè facilitando la penetrazione dell’aria nelle vie respiratorie) con dosi inferiori e con minori effetti negativi.

E’ VERO CHE L’AGOPUNTURA È UTILE PER IL CONTROLLO DELL’ASMA?

FALSO. A oggi non ci sono prove che dimostrino l’efficacia delle terapie complementari (omeopatia, chiropratica, agopuntura, tecniche di rilassamento) per il trattamento dell’asma.

E’ VERO CHE I FARMACI DI EMERGENZA VANNO PRESI SOLO IN CASO DI CRISI D’ASMA?

VERO. I farmaci di emergenza vanno usati quando si avvertono i primi segni di difficoltà respiratoria. Questi farmaci agiscono rilassando la muscolatura a livello dei bronchi, il loro effetto è molto rapido per questo vanno usati in caso di crisi. Inoltre è importante prendere questi farmaci prima di un possibile attacco per esempio prima di svolgere esercizio fisico o quando si sa che si sta per entrare in contatto con un possibile fattore scatenante (per esempio i pollini, oppure un animale domestico).

Come ci si deve comportare in caso di crisi d’asma?

In caso di crisi d’asma occorre:
– assumere subito i farmaci d’emergenza che sono stati indicati dal medico;
– allontanare, se possibile, la causa che ha scatenato la reazione allergica;
– aiutare il bambino a mantenere la calma, invitandolo a espirare in modo prolungato;
– in caso di asma non controllata portare immediatamente il bambino in Pronto soccorso.

E’ VERO CHE PRIMA DI INALARE IL FARMACO IL BAMBINO DEVE BUTTARE FUORI L’ARIA?

VERO. Dopo aver tolto il tappo e collegato il boccaglio della bomboletta al distanziatore occorre:
– agitare la bomboletta;
– porre il distanziatore tra le labbra;
– si espira normalmente;
– si aziona lo spray (puff).
Mentre si aziona lo spray è importante inspirare lentamente e profondamente, quindi trattenere il respiro per 5-10 secondi ed espirare lentamente.
Prima di effettuare la seconda somministrazione aspettare un minuto e ripetere la procedura.
Vedi anche la guida pratica di giugno 2014 sulla Somministrazione di farmaci per via inalatoria.

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