Categoria: Losaiche

Curare l’ipocondria

Uno studio inglese ha preso in esame 440 persone che hanno un’ansia immotivata per il proprio stato di salute e ha valutato che effetti possa avere per loro una terapia psicologica.

Uno studio inglese ha preso in esame 440 ipocondriaci, persone che hanno un’ansia immotivata per il proprio stato di salute, e ha valutato che effetti possa avere per loro una terapia psicologica di tipo cognitivo comportamentale.
Dopo un anno di terapia c’era un miglioramento dell’ansia rispetto alla salute nelle persone in terapia cognitivo comportamentale rispetto a quelle di controllo e soprattutto più spesso le persone raggiungevano livelli normali d’ansia (14% rispetto al 7% nel gruppo di controllo).

Da ricordare
L’ansia riguardo alla salute, definita anche ipocondria, colpisce in almeno un periodo della vita il 5% della popolazione. Si calcola che in un ospedale generale dal 10% al 20% dei soggetti ricoverati soffra di ansia anomala rispetto alla propria salute.

Da fare
L’eccessiva e immotivata preoccupazione per la propria salute genera uno stato d’ansia per il quale è bene rivolgersi al proprio medico di famiglia, cui parlare liberamente delle proprie preoccupazioni. E’ importante non trascurare l’ansia e valutare insieme al medicose non sia opportuno iniziare una terapia di tipo psicologico.

Bibliografia
Tyrer P, Cooper S, et al. Clinical and cost-effectiveness of cognitive behavior therapy for health anxiety in medical patients: a multicenter randomised controlled trial. Lancet 2014;383:219-25.

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Prevenire il melanoma e altri tumori

Il Ministero della Salute ha aperto un nuovo portale d’informazione per la prevenzione dei tumori della pelle

La mia pelle, questo è il nome del portale, è nato per far conoscere ai cittadini i modi più corretti per proteggersi dal melanoma e dagli altri tumori della pelle.

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Proteine: di gran moda le diete che ne sono ricche

I regimi alimentari iperproteici sono di moda, ma non privi di rischi per la salute

Una recente indagine nutrizionale dell’Inran ha dimostrato che gli italiani adulti consumano mediamente 1,2 grammi di proteine per chilogrammo corporeo al giorno, debordando così da quanto stabilito dalle istituzioni accreditate (es. OMS) per conservare una adeguata massa proteica, che corrisponde a circa 1 grammo al chilo al giorno delle proteine comunemente reperite nella dieta italiana. Una normale dieta iperproteica, come quella famosa denominata Dukan, supera l’apporto di 2,5 grammi per chilo al giorno, che viene invece considerato come potenzialmente dannoso per la salute, soprattutto se proseguito per lungo tempo.

Del tema hanno discusso i dietisti nel corso del Congresso Nazionale dell’Andid (Associazione Nazionale Dietisti Italiani). “L’eccesso di proteine – ha spiegato Alberto Battezzati, associato di fisiologia presso l’Università degli Studi di Milano  – mette a rischio la funzionalità renale ed epatica, soprattutto se il regime alimentare è seguito per lungo tempo, come accade quando è perseguito da coloro che cercano un effetto molto rapido di dimagrimento oppure di aumentare la propria massa muscolare. Si tratta comunque di effetti non duraturi. Per non ritornare alla situazione di partenza, o addirittura peggiore, non si può fare a meno di instaurare un corretto stile di vita composto da una dieta equilibrata e da una corretta attività fisica”. 

Quindi molti i rischi legati a scelte di regimi alimentari fai da te, magari legati alla imminente stagione estiva.  “Esistono potenziali problemi sia a breve termine che a lungo termine – ha aggiunto Anna Laura Fantuzzi, dietista membro del consiglio direttivo dell’Andid – ma purtroppo questo tema è stato ben poco affrontato scientificamente ed è stato oggetto di un dibattito ideologico che non ha consentito di affrontare serenamente i dati oggettivi. Oggi iniziamo questo percorso nel nostro congresso”.

In realtà coloro che già sono predisposti, anche senza saperlo, a patologie renali o epatiche, affrontando una dieta spiccatamente proteica rischiano di scompensarsi, ovvero rendere evidente ed acuta la propria malattia latente. Va poi sottolineato che non è assolutamente provato che mangiare più proteine significhi accumulare più massa muscolare: la maggior parte di proteine in eccesso non viene incorporata in nuove proteine. 

Ma gli effetti più subdoli e che creano maggiori allarmismi sono quelli a lungo termine, principalmente a carico del fegato e dei reni, coinvolti nella detossificazione dall’eccesso di azoto che deriva dalle proteine. Le persone più longeve, va ricordato soprattutto ai nostri giovani, sono quelle che nel corso della loro vita hanno consumato proteine senza superare i limiti raccomandati (non sempre, qualche decennio fa, per loro scelta!).

In assenza di dati più certi e definitivi sul tema, si deve quindi sconsigliare ancora una volta una dieta ipocalorica che si concentri sulle proteine: la prudenza e la varietà dei cibi sono sempre raccomandabili, invece!

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