Ingestione di sostanze caustiche

L’ingestione accidentale (cioè involontaria) da sostanze caustiche è una situazione clinica grave che spesso riguarda i bambini, soprattutto quelli di età compresa tra uno e cinque anni, i quali ignorano i pericoli e spinti dalla curiosità possono essere indotti a ingerire qualunque tipo di liquido, specie se in qualche modo attraente.
L’ingestione di detergenti e disinfettanti, prodotti domestici presenti in ogni casa, può avere conseguenze gravi per la salute perché questi liquidi contengono agenti caustici (cioè sostanze che possono corrodere, bruciare, i tessuti del corpo umano). Con questa Guida si vogliono fornire le indicazioni principali sulla prevenzione e gestione di una ingestione di sostanza caustica. In particolare si vuole rispondere ai seguenti quesiti:

1. Quali sono le sostanze caustiche?
2. Quali sono le conseguenze di una ingestione di caustici?
3. Che cosa bisogna fare in caso di ingestione?
4. Come si possono prevenire le ingestioni di sostanze caustiche?

Quali sono le sostanze caustiche?

Molti prodotti per l’igiene della casa contengono sostanze chimiche aggressive che possono essere molto acide (avere cioè un pH basso) o molto basiche (al contrario avere un pH molto alto) e la cui ingestione può causare ustioni o irritazione di vario grado. 
Contengono queste sostanze caustiche i comuni detergenti e disinfettanti per la casa (vedi tabella) come:
– i detersivi liquidi o in polvere per lavastoviglie;
– i pulitori per forni e per metalli;
– gli igienizzanti per il water;
– i disincrostanti e gli scioglicalcare;
– gli sgorgatori per tubature;
– i prodotti antiruggine;
– l’ammoniaca;
– la candeggina.

Tipo di causticiSostanza chimicaUso domestico
Acidi fortiAcido cloridricoAcido nitricoAcido fosforicoAcido ossalicoDetergenti per i sanitariDetergenti per i metalliDetergenti per i WCAntiruggine
Basi fortiIdrossido di sodioIdrossido di potassioIdrossido di ammonioProdotti per lavastoviglieProdotti per lavastoviglieDetergenti domestici
Agenti ossidantiIpocloritiPermanganato di potassioPerossido di idrogenoSbiancantiSbiancantiDisinfettanti

E’ VERO CHE PIÙ UNA SOSTANZA È ACIDA PIÙ È PERICOLOSA?

FALSO. Il pH di una sostanza è una misura semplice ma non precisa della dannosità della sostanza caustica: in linea di massima è vero che sono dannose le sostanze molto acide (con pH inferiore a 3), ma lo sono anche quelle decisamente basiche (con pH superiore a 11). Esistono inoltre sostanze caustiche che hanno un pH vicino alla neutralità come gli ossidanti, che sono ugualmente tossici.
Oltre al pH la dannosità di una sostanza dipende anche:
– dalla sua concentrazione;
– dal tipo di preparazione, se solida o liquida: le sostanze solide aderiscono alla mucosa della bocca o dell’esofago, causando lesioni gravi soprattutto a livello delle prime vie digestive, le sostanze liquide invece scorrono causando problemi specie a livello dello stomaco;
– dalla modalità di ingestione;
– dalla quantità ingerita;
– in caso di sostanza liquida, dalla presenza o meno di cibo nello stomaco che se presente tende a diluire la sostanza caustica o a ridurne il contatto con la mucosa.

E’ VERO CHE LE INGESTIONI ACCIDENTALI DA SOSTANZE CAUSTICHE RIGUARDANO SOLO I BAMBINI?

FALSO. Per quanto riguarda le ingestioni accidentali si osserva un picco nei bambini tra uno e cinque anni, ma non sono rari i casi, che arrivano di solito alle pagine dei giornali, di adulti che per sbaglio bevono da una bottiglia in cui credono ci sia acqua e in cui era stato invece messo in maniera dissennata un detergente. L’ingestione accidentale è in genere meno grave dell’ingestione volontaria a scopo di suicidio, perché dopo un piccolo sorso il soggetto non va oltre e istintivamente tende a espellere quello che ha assunto.

Quali sono le conseguenze di una ingestione da caustici?

Le conseguenze dell’ingestione di caustici possono essere svariate e dipendono dal tipo di sostanza ingerita, dalla concentrazione e dalla quantità.
I sintomi e i segni che in genere possono comparire dopo l’ingestione di una sostanza caustica sono:
– irritazione delle mucose;
– tosse;
– crampi e dolori addominali;
– vomito;
– ustioni del tratto gastrointestinale;
– ulcerazione del tratto gastrointestinale;
– convulsioni.

E’ VERO CHE È SUFFICIENTE INGERIRE PICCOLE QUANTITÀ DI SOSTANZA CAUSTICA PER AVERE CONSEGUENZE GRAVI?

VERO. Potenzialmente è sufficiente ingerire piccole quantità di sostanza caustica per avere conseguenze gravi. Le sostanze caustiche agiscono con un meccanismo biochimico alterando la funzione e la struttura cellulare dei tessuti con i quali vengono in contatto. E’ importante quindi gestire nel più breve tempo possibile l’ingestione così da ridurre la gravità delle conseguenze.

E’ VERO CHE SPESSO ALL’ORIGINE DI UNA INGESTIONE DA SOSTANZA CAUSTICA C’È UN COMPORTAMENTO POCO ACCORTO DEI GENITORI?

VERO. Secondo le statistiche la maggior parte degli avvelenamenti avviene in ambiente domestico (oltre il 90%) e la causa principale è l’incuria degli adulti sia per la cattiva abitudine di riporre i prodotti in luoghi facilmente accessibili ai bambini, sia per il mancato utilizzo della chiusura di sicurezza dei flaconi che li contengono, quando esiste.

I prodotti con più frequente riscontro di ingestione e con più alta pericolosità, in relazione alla tipologia della sostanza e della concentrazione del prodotto, per l’azione caustica e corrosiva, sono la candeggina (1,16% dei casi), l’ammoniaca, l’acido solforico (1,5% dei casi) e i detersivi per lavastoviglie (1,4% dei casi). I detersivi per il bucato a mano e in lavatrice sono stati causa di incidenti nell’1,4% dei casi. Si è visto infine che questi incidenti sono più frequenti nelle famiglie che vivono periodi di grande stress, per esempio a causa di un conflitto tra marito e moglie o per una malattia, in cui si presta meno attenzione a ciò che si fa.

Che cosa bisogna fare in caso di ingestione di una sostanza caustica?

Se un familiare ha ingerito o si sospetta abbia ingerito una sostanza caustica è importante chiamare immediatamente il centro antiveleni e seguire le indicazioni che vengono date. E’ bene evitare di indurre il vomito per cercare di far espellere la sostanza ingerita perché si rischierebbe solo di aggravare la situazione.
Quando ci si reca al Pronto soccorso è importante dire esattamente al medico:
– che cosa è accaduto;
– quale sostanza è stata ingerita;
– quanta sostanza è stata ingerita (almeno indicativamente);
– quanto tempo è trascorso dall’ingestione alla comparsa dei sintomi.
Se non si ha la certezza dell’assunzione è comunque importante descrivere quanto accaduto spiegando perché si teme che il bambino (o l’adulto) si sia intossicato. E’ molto utile, per consentire una diagnosi accurata, portare al medico un campione della sostanza che è stata assunta, con anche il flacone dove è descritta la denominazione e il contenuto, o in caso di vomito è bene portare un campione del contenuto gastrico.

E’ VERO CHE IN CASO DI INGESTIONE DI SOSTANZA CAUSTICA SI DEVE SOMMINISTRARE IL LATTE?

FALSO. Somministrare il latte non è una indicazione raccomandata in quanto può anzi facilitare l’assorbimento della sostanza caustica. Somministrare un po’ di acqua subito dopo l’incidente può invece avere un effetto diluente. Si sottolinea però che se l’acqua viene somministrata dopo 30 minuti dall’incidente si perde il beneficio. Va inoltre segnalato che alcuni studi scoraggiano la somministrazione di qualsiasi liquido in quanto potrebbe favorire la comparsa del vomito con una riesposizione delle mucose dell’esofago e della bocca alla sostanza caustica.
Non è raccomandata neanche la somministrazione di liquidi lievemente acidi (se è avvenuta l’ingestione di una sostanza basica) o viceversa per neutralizzare il pH della sostanza ingerita.

E’ VERO CHE IN CASO DI INGESTIONE DI SOSTANZA CAUSTICA È BENE INDURRE IL VOMITO?

FALSO. Il vomito non va mai indotto in quanto:
– in caso di ingestione di detersivi, con il vomito indotto si favorirebbe la formazione di schiuma aumentando il rischio di asfissia o polmonite;
– in caso di ingestione di sostanze corrosive (per esempio i prodotti per la lavastoviglie) si peggiorerebbero i sintomi nel momento in cui la sostanza risale dallo stomaco.

E’ VERO CHE SE LA PERSONA CHE HA INGERITO UNA SOSTANZA CAUSTICA NON HA SINTOMI SI PUÒ IGNORARE L’INCIDENTE?

FALSO. In alcuni casi le persone intossicate possono non manifestare sintomi ma è sempre meglio portarle in Pronto soccorso per un controllo. L’assenza di lesioni del cavo orale non esclude la presenza di lesioni di esofago o stomaco.

E’ VERO CHE ALCUNI SEGNI POSSONO FAR CAPIRE CHE LA PERSONA HA INGERITO UNA SOSTANZA CAUSTICA ANCHE SE NON SI È ASSISTITO ALL’INCIDENTE?

VERO. Sono segnali di allarme la comparsa di nausea e vomito, dolori addominali, diarrea, pallore e difficoltà respiratorie, brividi di freddo, mal di testa, difficoltà visive, perdita di coscienza. Si possono anche osservare lesioni delle labbra o nella bocca.

Come si possono prevenire le intossicazioni da sostanze caustiche?

Per prevenire le intossicazioni da sostanze caustiche è bene:
– leggere attentamente le etichette dei recipienti con i simboli dei pericoli e le istruzioni per l’impiego dei prodotti di pulizia;
– non manomettere le chiusure di sicurezza dei flaconi contenenti il prodotto;
– non lasciare aperte le confezioni;
– non farsi vedere dal bambino mentre si utilizza la chiusura di sicurezza; 
– tenere tutti i detergenti e tutto ciò che può essere pericoloso se ingerito in luoghi sicuri e non accessibili al bambino (per esempio in mobiletti alti o in armadietti chiusi a chiave);
– mantenere i detergenti nei contenitori originali, non conservare nessun prodotto chimico in bottiglie dell’acqua minerale o di bibite, anche se si è incollata sopra l’etichetta;
– non utilizzare i bicchieri da cui abitualmente si beve per dosare i detergenti;
– controllare sempre i bambini soprattutto se si è a casa d’altri;
– chiudere ermeticamente i contenitori dopo l’uso evitando di lasciare i flaconi a portata di bambini anche solo per pochi minuti.

E’ VERO CHE È IMPORTANTE SPIEGARE AI BAMBINI I SIMBOLI DI PERICOLO PRESENTI SUI FLACONI DELLE SOSTANZE CAUSTICHE?

VERO. E’ molto importante spiegare al bambino, in relazione all’età e alla capacità di comprensione, i simboli di pericolo così da renderli man mano consapevoli dei rischi. Anche se informati, i genitori devono tuttavia vigilare sui bambini e tenere i prodotti pericolosi lontano dalla portata dei più piccoli.
Le immagini che si possono trovare sui flaconi sono:

ImmagineSignificatoSpiegazione
TESCHIOTossicoIl detersivo è molto pericoloso in quanto può causare gravi danni alla salute a seguito di ingestione, inalazione, contatto con le mucose o con la cute
XNocivoIl detersivo può provocare dei danni molto gravi se ingerito, inalato o se viene a contatto con occhi o mucose; tale simbolo è indicato sulla confezione di prodotti come ammoniaca, candeggina, prodotti anticalcare, sbiancanti, detersivi per lavastoviglie, detersivi per forni, prodotti specifici per le piante
FIAMMAInfiammabilesimbolo ricorrente sulle etichette di prodotti come acetone, alcol, bombolette spray, smacchiatori, solventi

E’ VERO CHE I DETERSIVI MONODOSE IN CAPSULE SONO PARTICOLARMENTE RISCHIOSI PER I BAMBINI?

VERO. Le capsule monodose colorate possono sembrare agli occhi di un bambino caramelle e l’involucro che contiene il detersivo liquido può facilmente rompersi. Chi utilizza questi detersivi deve avere molta cautela se in casa ha bambini. Il problema è stato segnalato al Ministero della salute dal Centro antiveleni dell’ospedale Niguarda di Milano. Per ridurre i rischi di intossicazione è stato deciso di modificare le regole di confezionamento di questi detersivi: dal 15 dicembre 2013 sul coperchio di tutte le confezioni dei detersivi monodose c’è una etichetta che segnala la natura chimica del prodotto. Dal 15 marzo 2014 le aziende dovranno produrre solo confezioni opache o oscurate, in modo che non sia visibile dall’esterno il contenuto.

E’ VERO CHE I DETERSIVI CHIMICI POSSONO ESSERE SOSTITUITI CON ALTRI DETERGENTI NATURALI?

VERO. Acqua e aceto oppure acqua e bicarbonato possono essere delle alternative economiche, ecologiche e sicure per la detersione dei sanitari del bagno (acqua e aceto oppure acqua e bicarbonato) oppure per lavare i vetri o i pavimenti (acqua e aceto).

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